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La Collina


La Collina presenta:
Giragiardini

Vieni a scoprire il progetto nei Centri Estivi

[Stella Marina e Tor Cucherna]


Premessa

La strada, la piazza, il parco e gli spazi-gioco sono punti conosciuti di comunicazione ed interscambio nonché uno snodo di socialità e di percorsi di vita. Gli spazi pubblici dovrebbero rappresentare nel contesto delle città urbanizzate ciò che l’agorà rappresentava nella polis: crocevia di conoscenza, spazio e temporalità del dialogo, del confronto e della formazione dell'individuo al di fuori della famiglia.
Negli ultimi decenni questi spazzi hanno visto sempre più una messa in discussione della loro natura propria di spazio pubblico, diventando pubblici solo a livello nominale.
Gli spazi pubblici sono spesso invivibili e inospitali. La piazza, la strada, il giardino e il parco oramai sono terra di conquista dei più forti. Dove l'automobile ha la meglio sul pedone e la pianificazione degli spazi commerciali ha la meglio sullo sviluppo urbano sostenibile. La città è quindi più un luogo da esplorare e nel quale apprendere attraverso l'esperienza e la praticabilità, ma un mondo da cui difendersi.
Rispetto a queste problematiche il bambino rappresenta l”'indicatore etico” più attendibile, in quanto è politically incorrect nell'affermare il proprio punto di vista.

"Anche il contesto urbano in cui si vive è elemento discriminante per il futuro di un bambino: il degrado e la mancanza di servizi di alcune città e quartieri nel nostro Paese (al nord come al centro o al sud) sono ulteriore fattore di segregazione culturale, che colpisce i bambini fin dall’infanzia e verso cui essi sono ancor meno attrezzati a combattere degli adulti.
Per questo è importante che una azione diffusa di riqualificazione delle nostre città parta dalla lettura dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, prendendo a riferimento un vero e proprio “parametro bambino” per misurare l’accessibilità dei servizi e la loro qualità."

(Consulta per l'infanzia e l'adolescenza Gianni Rodari, Manifesto delle città amiche dei bambini e dei ragazzi - www.consultarodari.org)
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Giragiardini


I bambini, fin da piccoli, sono capaci di interpretare ed esprimere i propri bisogni e di contribuire al cambiamento delle loro città. I loro bisogni coincidono con quelli di gran parte dei cittadini, specie quelli più “deboli”. Vale quindi la pena dare loro la parola, chiamarli a partecipare, perché forse in loro nome e per il loro benessere è possibile chiedere ai cittadini adulti quei cambiamenti che difficilmente sono disposti ad accettare e a promuovere per altre motivazioni.
Guardare i bambini e alla loro possibilità di essere creativamente presenti nello spazio pubblico è un modo per capire la città: il suo essere una risorsa insostituibile nella costruzione e nella preservazione della convivenza civile.
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Obiettivi

> Promuovere e sostenere il protagonismo dei bambini sul territorio cercando di cogliere ed ascoltare le tendenze, bisogni ed esigenze espressive

> Potenziare le capacità ideative attraverso diversi linguaggi espressivi;

> Creare spazi di conoscenza e confronto con il mondo istituzionale e con le diverse realtà presenti sul territorio, al fine di promuovere un clima di partecipazione attiva che incrementi la qualità della vita;

> Si prevedono anche delle ricadute collettive del progetto, grazie al riconoscimento delle potenzialità espressive e ideative dei bambini.
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I linguaggi espressivi impiegati

Atelier teatrale:

Nel teatro la ricerca avviene olisticamente. Corpo, gestualità, posa, voce e spazio sono tutti considerati strumenti di supporto di un unico, grande processo di ricerca. Nel "fare teatro" vengono vissute l’empatia, la consapevolezza di sé e dell'altro in rapporto allo spazio e agli eventi.

Corpo, voce e spazio sono aspetti che nella ricerca teatrale non possono essere scissi.

I giochi propri della ricerca teatrale sono un valido strumento per compiere anche in tenera età una osservazione completa ed accurata e trasformare il luogo in uno spazio magico dove tutto può accadere.

Nel corso degli esercizi e dei giochi, è importante definire sempre lo spazio dell’azione e incoraggiare i partecipanti ad esplorarlo, a conoscerlo e a utilizzarlo nel migliore dei modi.

(Le tecniche teatrali utilizzate nel progetto saranno ovviamente adattate all'età e ai bisogni del gruppo)


Atelier visuale:

L’immagine è un messaggio, cioè una sequenza di segni, suoni, forme, ecc… con la quale si intende comunicare qualcosa. Perciò, l’immagine si delinea come un certo modo di considerare la realtà, non disegnandone una copia, elaborandone bensì una rappresentazione.

Le attività grafico-espressive si delineano come attività diretta al conseguimento della competenza espressiva e comunicativa; avere questa competenza significa divenire capaci di tradurre in un messaggio la propria esperienza e di conoscere i vari sistemi di segni propri dell’ambiente culturale in cui si vive. Non va persa di vista, tuttavia, l’opportunità di distinguere le immagini che derivano dalle attività del disegnare, dipingere, modellare, incidere, dalle immagini che rimandano alle tecnologie dei mezzi di comunicazione di massa, quali telecamera, cinepresa, macchina fotografica, ecc...
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